25 Febbraio ore 21.00GIANLUCA VIGLIAR QUINTET – PLASTIC ESTROGENUS
CASA DEL JAZZ
Gianluca Vigliar sax
Francesco Fratini tromba
Andrea Biondi Vibrafono
Vincenzo Florio Dbass
Marco Valeri Drums
Plastic Estrogenus è il secondo album del sassofonista e compositore Gianluca Vigliar, prodotto dall’etichetta pugliese A.MA records (distribuzione Goodfellas).
Si tratta di un’opera frutto di una accurata ricerca sonora e timbrica: come aveva già sperimentato nel suo primo disco con le particolari sfumature del sound del quartetto pianoless, in questo caso il leader sceglie una formazione caratterizzata dal suono di uno strumento armonico molto particolare: il vibrafono di Andrea Biondi.In continuità col primo album Vigliar è sempre affiancato da Francesco Fratini alla tromba e dalla sezione ritmica composta da Luca Fattorini al contrabbasso e da Marco Valeri alla batteria.Nella musica del disco, 7 tracce originali composte da Vigliar ad eccezione di un brano, si respira equilibrio tra i momenti improvvisativi e le parti tematiche e una tendenza a creare un dialogo intenso tra tutti gli strumenti; mentre in tracce come Loopy e Mainors si aprono dei passaggi improvvisativi collettivi in cui emerge un forte interplay, in Apokalypto invece sono in evidenza gli scambi tra i due fiati.Il vibrafono è sicuramente uno strumento dal carattere decisamente ipnotico, magico ed enigmatico e in brani come Mainors o Plastic Estrogenus o Julaya, la scelta di colori armonici dissonanti o di scelte armoniche non scontate sembra riflettere proprio il messaggio di inquietudine dell’autore del disco.In un momento in cui la plastica è al centro di tutti gli oceani, un disagio quindi proveniente dall’esterno, il compositore vuole rivolgere l’attenzione ai problemi più insidiosi che queste sostanze (i famigerati xenoestrogeni provenienti dalla plastica e da altri prodotti) provocano all’interno del corpo umano come spiegato dal testo all’interno del disco. Album che si chiude sulla nota positiva di Suerte! dove traspare lo spirito propositivo del compositore nel diffondere questo messaggio di consapevolezza nella speranza che si avveri in futuro un cambiamento.
Euro 5 ,00 invece di euro 10,00
SAB 26 FEB | 21:00 | THREE PEAKS
CASA DEL JAZZ
Questo progetto nasce dall’esigenza di tre giovani musicisti, con radici artistiche fondate nel jazz, di sperimentare con i suoni e con le forme musicali, varcando i confini tradizionali timbrici e di interplay del classico trio jazz.
Le composizioni, tutte firmate dai componenti del trio, perseguono la più ampia varietà stilistica e di sonorità con la necessità di integrare diversi generi musicali in un linguaggio originale.
Le sensibilità dei tre musicisti si confrontano con le diverse influenze provenienti dal rock, dal free jazz, dal progressive, dalla musica elettronica, dalla IDM, il tutto filtrato attraverso solide esperienze jazzistiche.
Simone Sansonetti chitarra elettrica
Alessandro Bintzios contrabbasso, basso elettrico
Cesare Mangiocavallo batteria, sintetizzatori, campionatori
Euro 5,00 invece di 10,00
Domenica -27 febbraio 2022 ore 11.00
CASA DEL JAZZ
STORIE POCO STANDARD4 incontri con Luca Bragalini
Le avventurose vicende di 4 songs diventate standard di jazz; quattro canzoni che saranno spioncini dai quali sbirciare il jazz con occhio inedito.
Si racconterà quindi di musica sincopata ma anche cinema di animazione statunitense, si narreranno storie di hippie e osservanti ebrei che si intrecceranno con Nat King Cole, racconti per l’infanzia e antichi miti di trasformazione accompagneranno le vicende di Art Tatum e il Modern Jazz Quartet
SOMEDAY MY PRINCE WILL COME: il jazz e il cinema d’animazione
NATURE BOY: Hippie, ebrei e jazzisti
I’VE GROWN ACCUSTOMED TO HER FACE: il Pigmalione del jazz
OVER THE RAINBOW: con Dorothy nella storia del jazz
Luca Bragalini, docente ordinario di Storia del Jazz presso il Conservatorio di Brescia. Ha scoperto opere inedite di Duke Ellington, Chet Baker e Luciano Chailly e ne ha curato la world premiere recording. Ha rappresentato l’Italia di in diversi convegni internazionali. È autore di monografie che sono diventate format radiofonici e spettacoli teatrali.
Della sua ultima monografia “Dalla Scala ad Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington (Edt 2018)” ne è stata curata una edizione inglese ad opera del International Center for American Music.
E’ stato invitato dalla University of Michigan per tenere un ciclo di conferenze sulla musica afroamericana che si svolgerà nel gennaio 2021.
euro 5,00
LUNEDI’ 28 FEBBRAIO 2022 ORE 21 | TEATRO STUDIO BORGNA
MASSIMO NUNZI
SIX VOICES FOR A VOYAGER
Quando scrivo un tema, lo immagino come una stringa di DNA che evolvendosi crea un nuovo organismo vivente. Un buon tema prolifera e si autogenera all’infinito
Sin dall’inizio della sua carriera di compositore, che si è sviluppata in ambiti molto diversi, Nunzi ha sempre cercato una sua cifra stilistica. Il Jazz per lui è sempre stato il mezzo per sperimentare ed esprimere le molteplici evoluzioni del suono che cerca ma ha sempre lasciato un largo margine di azione alla scrittura orchestrale che va a contrapporsi all’improvvisazione.
Per affrontare un repertorio molto articolato come quello che presenterà in questo concerto è accompagnato da una band di eccellenze che si sono ritrovate appieno nel percorso multi-stilistico di Nunzi, che va da temi scritti per il cinema, la radio (francese) e l’opera contemporanea.
Il tema del concerto è l’Universo femminile in molteplici declinazioni.
Nunzi ha sempre avuto a cuore il lancio di nuovi talenti e da Trombe Rosse fino all’attuale direzione della Jazz Campus Orchestra, promossa dall’Auditorium Parco della Musica, nelle sue orchestre hanno avuto la prima visibilità molti grandi talenti.
Elisabetta Antonini voce ed elettronica
Fabio Zeppetella chitarra
Domenico Sanna pianoforte
Gabriel Marciano sassofono contralto
Giulio Scarpato contrabbasso e basso elettrico
Marco Valeri batteria
Massimo Nunzi flicorno, composizioni ed arrangiamenti
Euro 5,00 invece di 15,00